Commercialmente, nella sua gestione operativa di penetrazione del mercato, Apple non piace all’Europa, ma non piace neanche negli States. Le norme europee hanno chiesto di trasformare la sua posizione di predominio e come si impone nel mercato. Ma ora entra in campo anche il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.
L’accusa è quella di monopolizzare l’area commerciale degli smart. Ciò andrebbe a detrimento della libertà dei consumatori di scegliere secondo il campione di scelte preferibili in relazione alla concorrenza. Sotto accusa anche la sua “valutazione astronomica”.
Quindi non si tratta solo del conosciutissimo I-Phone o di Apple Watch. Bensì il browser, e il modo di imporsi sul mercato. Chi ha formulato l’accusa consegnandola al distretto del New Jersey non ha evidenziato gravi violazioni, almeno secondo quanto si legge dai resoconti di agenzia. Si dice: “ogni passo compiuto da Apple costruisce e rinforza il suo monopolio nel mercato degli smartphone”.
Parlare di monopolio nel mercato degli smart appare almeno eccessivo. Ciò almeno dando una significazione stretta al termine che però probabilmente è stato utilizzato a fine di suscitare clamore e determinare un contraccolpo. Cosa che c’è stata. Il Solo 24 Ore riporta che “si è immediatamente abbattuta sul titolo di Apple, che a New York perde quasi il 4%”.