È del politicantismo dei nostri tempi cambiare posizione repentinamente. Matteo Renzi è uno degli esempi più citati e celebrati. Ma ce n’è un altro che assurge a livello di bipolarità. L’altro Matteo, Salvini, che deve affermarsi come la vera destra del paese – contro il neo-moderatismo abbracciato da Giorgia Meloni nei panni di presidente del Consiglio.
D’altra parte però la Lega deve parlare col mondo che conta sul serio, con l’industria del nordest. Cosa gli dice agli imprenditori quello conosciuto come il suona-citofoni?
C’è lavoro per lo psicoanalista se non ci fosse l’incombenza delle elezioni, quindi superare anche di un voto Forza Italia, con l’obiettivo del nove per cento? Quindi entra nella lotta dura senza paura contro Ursula Von der Leyen, vellicando Le Pen che rende grazia stilettando Giorgia Meloni, ma facendole un favore per le mire della “presidente” del Consiglio. Quindi l’ha, di fatto, aiutata! La sua avversaria principale è colei che sede al suo stesso governo al più alto scranno.
Il sostegno a Putin non manca. L’unico al mondo a complimentarsi per la rielezione del nuovo zar battezzando come incondizionatamente positive le elezioni – in qualsiasi modo o maniera si facciano. Ma sono sempre le elezioni che dimostrerebbero che nell’alleanza a tre la sua è la gamba più corta. Quindi determinando la sua fine: altra controversa rappresentazione del vero!
Le opposizioni però gli danno una mano – gli amici veri si vedono al momento del bisogno. Proprio quando è più debole rafforzano la sua posizione in maggioranza inducendo tutti a difenderlo necessariamente davanti alla mozione di sfiducia per i rapporti della Lega con Russia Unita, il partito di Putin.
Poi ci mette del suo per ricordare a tutti chi è. Imperversa la discussione sulla liceità della scuola di chiudere un giorno per il Ramadan e lui ci va col machete. Si tratta del tetto del venti per cento degli stranieri per classe. Quindi nella follia dà ragione al preside della scuola che sarebbe rimasta per metà vuota. Se nella scuola fossero solo il venti per cento coloro che sono di religione islamica non ci sarebbero le condizioni per chiudere. In effetti il suo è un intervento moderato. Crea sempre casini però.