Finalissime. Non alle competizioni europee di calcio. Lì siamo ancora lontani. Siamo al traguardo per le elezioni amministrative di ventinove capoluoghi italiani che daranno il chiaro messaggio di dove sta andando il paese, al di là dei governi, regionali e nazionale, attualmente in carica. La tenuta delle amministrazioni di centrosinistra, infatti, deve far pensare a uno schieramento che ancora tiene e non induce i cittadini cambi di casacca data il respiro avvertito nella tendenza generale.
Specificamente sotto esame Firenze e Bari. Ma anche Campobasso, Perugia e Potenza. E il centrosinistra oggi sta dieci a cinque. Dovrà vedere come sta domani. Perché se dovesse abbassare sensibilmente la media allora, sì, sarebbe il caso di revisioni sostanziali, altro che percentuali alle europee.
Ma la serietà dei due fronti contrapposti la dobbiamo vedere nei veri fronti in Ucraina e Medio Oriente. A Kiev viene riferita un’esplosione in una centrale termoelettrica pur in assenza di allarme. Fonti russe confermano “massiccio attacco multiplo, aereo e marittimo, a lungo raggio e con i droni”.
In Medio Oriente invece fonti palestinesi riferiscono di un raid israeliano sul campo profughi di Shati dove sarebbero morte molte persone. Lo stesso nel sobborgo di Tuffah, entrambi i luoghi sono a Ghaza.
Anche in questi due conflitti veri, profondi e cruenti, si ha l’impressione di essere agli sgoccioli. Ma quando si esce dalla conformità che afferma il libero pensiero e ostilità lente possono durare ancora per molto tempo.