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24.06.24

I notiziari nostrani insistono a parlarci di fatti individuali, relativi a conflitti tra persone, ma pare proprio siano passati ad occultare i fronti di guerra che invece passano in secondo piano. Forse per non far diventare la guerra qualcosa di angosciosamente ovvio. Diversamente che tra persone ci siano conflitti fino alla morte pare assodato nei secoli.

Ma sono sempre i grandi conflitti a meritare un focus speciale, quantomeno per le proporzioni. Specialmente quando ne nascono di nuovi.

In Russia meridionale, a Daghestan due attentati terroristici, in una chiesa e in una sinagoga, hanno sconvolto la vita della città. Il primo bilancio è di nove morti e venticinque feriti. Tutto è accaduto alle 18 di ieri. I terroristi hanno sparato con armi automatiche a Derbent, nella Repubblica autonoma del Daghestan, nella Russia meridionale. C’è stato anche un attacco alla postazione di polizia a Makhachkala, capitale del Daghestan, distante circa 120 chilometri. I due terroristi sono stati uccisi durante la fuga. Altri quattro terroristi sono stati uccisi autori degli attacchi a Makhachkala.

Cambiando fronte per passarne ad uno permanente a Sebastopoli si è verificato un attacco coi missili Atacms. Sono morti cinque civili. I russi accusano gli americani della paternità di questo attentato che ha avuto Kiev solo come base.

Mentre invece nell’altro fronte israeliano sono morto otto persone. Altre sono rimaste ferite ieri in un attacco aereo israeliano che ha colpito una scuola vicino alla città di Gaza.

E passando dai conflitti alle competizioni perdenti, fino alle eterne e querule recriminazioni tra genti, di nuovo il rapporto Istat del 2024 ci conferma che il Sud è il grande malato. I livelli di Pil pro-capite sono di poco superiori alla metà di quelli registrati nel Nord. Ma guarda!

E, sempre l’Istat fa una grande scoperta. Che proprio per questo e in conseguenza a questo, il Sud ha maggiore margine di crescita, tanto che in percentuale è cresciuto più del Nord!

Un grande economista come John Kennet Galbraith sosteneva che i margini di credibilità delle previsioni economiche quando sono basati sulle percentuali rendono credibili anche le affermazioni dell’oroscopo.

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