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lunedì, Giugno 9, 2025

La lezione di Landini

IL segretario della Cgil si è intestato la sconfitta al posto del centrosinistra, inevitabilmente

Metti invece se …

Poteva andar peggio per il centrosinistra se fosse andata meglio

Flop referendum

Neanche avvicinato il margine per approssimare un passaggio legislativo dopo questa consultazione

Il ponte ponente

Deve essere stato frainteso Leone XIV quando ha detto di “fare ponti”. Lui alludeva ai fronti contrapposti dalle nostre parti invece che ci sono solo angoli di collisione hanno capito che l’invito fosse a fare presto per il Ponte sullo Stretto di Messina. E così dal governo della repubblica ne hanno aggiornato i costi.

Chiaramente saranno implementati. E il ministro Salvini promette che inizieremo a vedere i lavori già questa estate. Qualcuno dovrebbe dirgli che tra qualche settimana è estate, quindi cercare di tradurre la sua dislocazione temporale proiettata in una dimensione lineare oggettiva. Solo in questo modo si riesce a salvare almeno la buona fede di un proposito così insensato.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato l’adeguamento dei costi. C’è anche una revisione di come doveva essere il progetto in origine. Non ci sarà quello che invece avevano previsto e cioè il piano intermedio di programmazione rappresentato dalla stazione appaltante qualificata per il progetto specifico.

IN altri termini gli era stata data un’eccezionalità. Adesso il Ponte famoso resta sta le varie opere pubbliche in allestimento. Tantomeno ci sarà promozione sulla stazione appaltante. Ci sarà una stazione appaltante terza, una sorta di Anas se non sarà proprio lei, invece.

Sempre sul Ponte dello Stretto si lancia un’opera di simpatizzazione anche attraverso i Social. Il Ponte è diventato un profilo Facebook e difende la sua posizione così come contesta le contestazioni dei detrattori di cui si conoscono tutte le ragioni.

Sulle ragioni di difesa c’è la meraviglia perché proprio le motivazioni ecologiche si sono nel tempo rovesciate. Con il ponte sullo Stretto ci sarebbero meno voli, meno treni e meno dispendio di anidride carbonica scrivono. Sul piano economico la Sicilia smetterebbe di essere distaccata dalla penisola quindi dall’Europa, si prevede la sua rinascita industriale o almeno operativa con questa infrastruttura.

Ma oltre la ovvia facilitazione ai trasporti resta ancora tutta da dimostrare la capacità di esser volano di altra economia per questa pur importante infrastruttura. Non ci sono paragoni nel mondo o nella Storia che tengano. Difformità tra livelli di prodotto interno lordo tra le varie aree di un paese sono la caratteristica di tutti gli stati ma nessuno mai ha addotto all’essere isola la ragione di tanto squilibrio.

Più in verità il Ponte – a differenza del “costruire ponti” di leoniana menzione – risponde alla necessità del fare presente nella nostra fase in cui non si riesce a dare risposte a problemi chiari ed evidenti. Si prospettano soluzioni altrettanto chiare ed evidenti ma non è detto siano soluzioni che risolvano.

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