Tempesta geomagnetica. Autore: il Sole. Senziente: la Terra che avverte gli sconquassi dell’evento anomalo. Non si tratta, come invece avviene al solito, di massa coronale espulsa denominata Cme. Bensì si tratta di il vento solare molto potente. Sgorga dalla corona del Sole che risponde a una parte, per così dire, periferica.
Il tutto è sufficiente per sentirlo in modo chiaro e distinto.
Questo avviene nel Solo a causa dell’apertura di buchi presenti nella corona. Trattasi di ambiti in cui il campo magnetico della sfera luminosa conosce una falla verso l’esterno. Escono così sciami di particelle. Viaggiano seguendo un corso assai più rapido del solito.
La nota dell’ansa fa sapere che secondo un esperto: “questo tipo di tempeste causate dal vento solare sono più tipiche dei periodi di minima attività del Sole, perché in quelle fasi i buchi coronali sono molto più frequenti”.
Sempre secondo gli studiosi del Noaa il picco di questa fuga c’è stato in corrispondenza del terrestre 28 e 29 maggio.
Pare che, sempre a detta degli esperti, l’apertura della corona sia particolarmente estesa. In sostanza: “la perturbazione continuerà finché il buco è orientato verso la Terra”. Problemi ce ne sono per i satelliti in orbita terrestre bassa e alle comunicazioni radio. Ci sono aurore visibili a latitudini più basse dell’Europa settentrionale.