Rispondendo al Papa e alla docente

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Il Papa è intervenuto un’altra volta sulla strage perdurata a Gaza esortando affinché si fermino le armi, inizi la distensione e anche la ricostruzione di una vita accettabile per chi vive quei luoghi.

In tutta risposta in un intervento sul quotidiano IL Manifesto la docente di filosofia Roberta de Monticelli propone e auspica un viaggio del Papa in terra di Gaza tesa a sedare gli appetiti bellicisti dei guerrieri impegnati oramai da anni in questa strage perdurata.

Mi chiedo invece perché non vada Roberta de Monticelli firmataria dell’appello. La docente di filosofia husserliana lascerebbe pochino alle humanae litterae, ma un bello e inutile esempio di partecipazione umana. Lo stesso chiesto al Papa che quel viaggio lo ha auspicato e annunciato.

Solo che il Papa non può comprare il biglietto e partire lasciandoci il gusto del beau geste.

Il Papa non può prescindere dal valore simbolico e dalle conseguenze di una decisione come questa che verrebbe interpretata come accettazione dell’invito di un paese sterminatore oppure come testimonianza di fratellanza e solidarietà a un popolo che fa la resistenza.

Offensivo e ostensivo sull’inutilità americana da una parte e la scarsissima solidarietà del mondo arabo.

Può dire il Papa tutto questo? Certo che può dirlo. E prendersi però l’isolamento nel mondo. Il tutto per dare solidarietà ai poveri di Gaza. Perché questo sono ben oltre alla loro appartenenza etnica e culturale. E i poveri non piacciono a nessuno.

Tantopiù non.piacciono in un’area dove si chiede di sloggiare e farsi emigranti nel mondo.

Si chieda, piuttosto, una soluzione internazionale per quella gente. Ci si predispongo a ospitarli.

Questo può fare il Papa e anche Roberta de Monticelli.

La logica di Roberta de Monticelli è quella del bambino che guarda il mondo come fosse un cartoon e ai suoi personaggi chiede conferme.

È il soggetto che si sente legittimato nella non azione ma solo nel pontificare sull’esistente.

Solo che non si accorge esserci un’altra figura deputata a farlo. Il Papa, appunto.

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