11 settembre

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Intervenne la Nato su un’azione aggressiva militarmente ordita ai danni degli Stati Uniti. Ed era la prima volta che il codice Nato veniva sollecitato. Nessuno avrebbe mai pensato sarebbe stato in difesa della nazione principe dell’alleanza e che invece si sarebbe potuta creare la necessità di intervenire a sostegno di un paese satellite. Ma invece è accaduto l’imprevedibile.

I paesi di riuniscono, in base all’articolo 4, e declinano quanto accaduto come un attacco militare premeditato e avente valore di provocazione. Quindi si muovono di conseguenza.

Ma che dice l’articolo 4?

Tutti a riferirsi a questo specifico in termini di coesistenza pacifica tra paesi sovrani. Lo si è fatto nel corso delle due guerre in corso che attraversano l’Europa, lo si riprende a viva voce in riferimento all’incursione dei droni russi in terra polacca.

Innanzitutto articolo 4 si riferisce al trattato Nato per cui i paesi che si uniscono in detta alleanza sono tenuti a un rapporto di collaborazione per difendere la libertà dei loro popoli, la civiltà, i fondamenti della democrazia e le libertà individuali nella preminenza del diritto.

In questo trattato l’articolo 4 recita testualmente: “le parti si consulteranno ogni volta che, nell’opinione di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata”.

Qualsiasi paese dell’alleanza di trentadue membri può invocarlo. Quando si invoca si discute il da fare e si arriva a una decisione congiunta. Non è necessario l’intervento armato. La norma recita che “le Parti convengono che un attacco armato contro uno o più di loro in Europa o Nord America sarà considerato un attacco contro tutte le parti”. Finora è stato invocato solo una volta finora, dopo gli attacchi dell’11 settembre alle Torri Gemelle.

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