Ora che il dibattito sul Nobel per la pace si è quietato avendo assegnato il premio a Corina Machado Parisca nata a Caracas il 7 ottobre 1967 e non a un certo Donald Trump, tutti i detrattori di quest’ultimo si sono momentaneamente quietati.
Non meno inquietante però per la sensibilità progressista è la figura di questa donna votata alla politica venezuelana. Eletta deputata dell’Assemblea nazionale del Venezuela dal 2011 al 2014 ha fondato il movimento politico Vente Venezuela e pare abbia partecipato al colpo di Stato del 2002 in Venezuela. Strenua avversaria di Chavez.
Tutto legittimo, condivisibile come che non, ma non si capisce il motivo per aver conferito a lei il Nobel per la pace. Non si capisce come abbia potuto contribuire alla pace nel mondo o anche a una situazione data essendo la politica fatta con la garra sempre al confine di quanto la naturale aggressività consenta.
Machado è spesso entrata in conflitto con i settori più moderati dell’opposizione venezuelana. Sostiene il così detto capitalismo popolare e si definisce una liberale favorevole alla privatizzazione degli enti statali. Sostenitrice delle sanzioni internazionali al Venezuela e, ritenendo che Nicolás Maduro non potesse essere rimosso democraticamente, che dovesse servire un intervento militare americano.
Ha in uggia la retorica del pauperismo e del socialismo egualitario ritenendo che un popolo povero sia più facilmente controllabile. Prevedibilmente anticomunista, quindi. Non si capisce dove entri la pace in tutto questo.
Però sempre in chiave liberale e gradevole verso i gusti progressisti è anche a favore ai matrimoni tra persone dello stesso sesso e per la legittimazione della cannabis. Due anni fa ha sostenuto Milei nella sua corsa alle presidenziali in Argentina.
Ma insieme a tutti questi grandi motori di attività e dialettica intensa si è fatta anche promotrice di una modalità pacificante: quella per annettere la regione Essequibo al Venezuela. Ma senza forze miliari! In tal senso si fa anche sostenitrice della lotta la terrorismo.
Almeno questo!

