Berlusconi fu innocente

0
36

La Cassazione esclude qualsiasi legame tra Dell’Utri, Berlusconi e Cosa Nostra. La sentenza della Cassazione cancella anni di polemiche, accuse, allusioni, rilevazioni mezze date come verità rivelate. Tutto ciò non solo nel dibattito politico più strumentale e bellettristico bensì in giornalate che hanno fatto di Silvio Berlusconi un nemico pubblico.

Ora a chi si dovrebbe chiedere scusa? Quale effetto assolutorio si potrebbe trovare per riparare a tanto chiacchiericcio di anni e anni?

La Cassazione evidenzia l’insussistenza di alcuna prova circa l’attività di riciclaggio di Cosa Nostra nelle attività di Berlusconi. La stessa Cassazione però aveva stabilito l’esistenza di questi rapporti nella sentenza di undici anni fa. Fu la parola finale che condannò Berlusconi per concorso esterno.

Chiaramente fa amaramente festa la corte dei suoi più cari sostenitori. Innanzitutto, per gerarchia e posizione, Antonio Tajani: “La Corte di Cassazione ha definitivamente chiarito ciò che era ovvio per noi e per tutti gli italiani in buona fede: non è mai esistito alcun legame tra Berlusconi, Dell’Utri e Cosa nostra. Oggi si cancellano anni di menzogne e calunnie, mettiamo la parola fine a una storia vergognosa e rendiamo giustizia alla memoria di un grande italiano”.

Il controsenso di questa vicenda però qui sta nel brindare a una sentenza della magistratura che era colei le cui sentenze si avversavano poco prima.

La vicenda, per altro, è da brividi. Però come era improbabile allora la complicità di Berlusconi per il solo indizio costruito da indagini basate su prove aleatorie oggi è un errore sancire l’innocenza assoluta dello stesso inquisito, che oramai non è più tra noi, solo per verdetto dei giudici. Quella dei giudici consiste in una categoria dell’essere che trascende il senso del vero e del falso. Vere sono le loro sentenze. Ma non sapremo mai quanto siano veri i fatti per cui queste sentenze vengono decise. Ed è la tragicità dalla quale non possiamo prescindere. La cura può consistere solo nel non far trascinare il nostro giudizio dal fatto che sia stato dato da altri deputati al giudizio. Anche se probabilmente più informati di noi non potranno mai esaurire questo senso di verità dell’essere presente nel giudizio. Perché nel giudizio l’unico predicato di esistenza sensato è quello del giudizio.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here