Succede in Georgia. Nella parte più enigmatica ma anche conservatrice degli Stati Uniti. Uno stato che ha promosso Donald Trump a pieni voti. Una realtà dove l’aborto non è consentito tantomeno staccare i fili che legano a una vita puramente biologica una persona di fatto oramai deceduta: cerebralmente morta. (Ansa).
La bambina è un’opportunità per la vita che deve andare avanti. È infatti stata chiamata Chance. La madre è stata deliberatamente preservata in uno stato di attività biologica pura e semplice per quattro mesi in ospedale. Il solo fine era dare la possibilità alla bambina di nascere.
Ma in questa grande vittoria della vita – che sarebbe retorico ma anche efficace dire di affermarsi a dispetto della morte – deve leggersi però anche come una grande vittoria della tecnologia. Come fosse una grande sperimentazione arrivata a buon fine.
La madre, Adriana Smith, aveva avuto una trombosi cerebrale. La trentenne era alla nona settimana di gravidanza, ma l’aborto in quello stato non è previsto dopo la sesta settimana.
Alla donna oramai essente in qualcosa di biologico è stato effettuato un parto cesareo di urgenza. Chiaramente una nascita prematura. Secondo quanto rivelato sarebbe stato effettuato solo successivamente il distacco della madre dalle macchine che le consentono di tenere un’esistenza solo biologica.
Non è stata una scelta della madre, quando era ancora in vita. Nemmeno della famiglia: davanti al supplizio della figlia morente avrebbero voluto fosse staccata la spina ma le autorità del luogo non hanno consentito per normative contrarie.
Secondo la legge della Georgia non si può nemmeno effettuare l’aborto se il battito cardiaco del feto è percepito dai medici. Il successo ottenuto con la nascita di Chance però non esclude il fatto che la neo-natalità non presenti disabilità .
Negli States esistono diverse realtà amministrative dove c’è divieto di aborto in qualsiasi stato di gravidanza. La Georgia fa parte invece di quei stati dove è concesso ma prima delle sei settimane. Ma è contemplata anche l’eccezione per cui per la donna portare avanti la gravidanza comprometterebbe la vita, quindi per salvare la vita alla madre si effettua l’aborto.
La vita, come possibilità , normata a priori da leggi e da macchine, consiste nel rovesciamento costitutivo della modernità sull’epos tragico assimilato dalle tragedie greche. Allora la dimensione drammatica consisteva sempre nella morte procurata e le sue conseguenze. Oggi è la vita ad essere normata da un ordinamento che non dipende da alcuna volontà attualmente determinata ma imposta a priori.