Segna un momento epocale per il nostro paese. Viene arrestato il popolare conduttore televisivo e giornalista Enzo Tortora. L’accusa è pesantissima: avere collegamenti e essersi prestato per il traffico di stupefacenti della camorra. Dopo anni di iter processuale, in cui il noto personaggio pubblico ebbe la gogna della custodia nelle patrie galere, il processo si definì con un nonnulla. Un errore.
La tragedia dette luogo a due domande ancora più tragiche perché rimaste sospese, senza risposta.
La prima, e se fosse successo a una persona comune meno famosa sarebbe riuscito a risolvere in modo così chiaro ed evidente?
Ma la seconda ancora più drammatica: se la magistratura non è infallibile come possiamo essere veramente liberi?
Impossibile trovare le risposte, ma il secondo dilemma rimasto sospeso non ha fatto vacillare l’opinione pubblica corrente durante i grandi processi di Tangentopoli dieci anni dopo. E negli anni successivi il pretesto del caso-Tortora fu ripreso e abusato da delinquenti comuni per avocare il sospetto di innocenza nei loro confronti.
Tutto questo però non ha rappresentato un vulnus di credibilità per un asse costituzionale.
Oggi Marco Bellocchio presenta una serie che sarà lanciata nel 2026. Chiaramente si focalizza l’attenzione sul momento topico dell’arresto grazie all’interpretazione di Fabrizio Gifuni. La serie è stata annunciata da Warner Bros. Discovery.
Oltre Fabrizio Gifuni, nel ruolo di Enzo Tortora: Lino Musella, Romana Maggiora Vergano, Barbora Bobulova, Carlotta Gamba, Alessandro Preziosi, Fausto Russo Alesi e Salvatore D’Onofrio. La serie è stata scritta da Marco Bellocchio, Stefano Bises, Giordana Mari e Peppe Fiore.
Sempre oggi è il giorno della proposta “legge Tortora”. Si vuole istituire una Giornata nazionale in memoria delle vittime di errori giudiziari. Scritto da Italia Viva, appena il 7 maggio 2025 la Camera ha votato per il rinvio in Commissione – chiaramente si vuole far coincidere con il giorno in cui Enzo Tortora fu arrestato.
Quel che fu un dramma nel paese, diversamente vissuto e interpretato dalla società, oggi si sublima nella rappresentazione. Ed è la narrazione in psicodramma che vuole sollevare le coscienze ma invece ricorda delle risposte che ancora latitano alle due domande.