Improbabili tutt’è due nell’abbigliamento. Sinner sembrava un calciatore della Roma e Alcazar un ragazzo addetto al carico e scarico merci con canotta improbabile per una finale di tennis, almeno fino a poche decine di anni fa.
Ma per il resto i due hanno dato lezione di sport e sportività. Gioco teso, senza sbavature, molto lineare e tecnico. Sinner probabilmente è entrato con un poco di energia in meno e ha pagato per il resto del match in cui ha dimostrato di non riuscire a riprendersi mai. Questo dovuto anche alla concentrazione abnegante di Alcazar che ha mortificato ogni sortita del rivale in campo.
Ma l’impressione di una mancata piena forma del tennista altoatesino c’è tutta. Si fa sfilare via le prime battute, perde il primo set e si vede il pericolo di una debacle ancora più avvilente. Ma c’è anche chi sostiene la sua una tattica tesa a recuperare nel gran finale per dare il meglio di sé per schiacciare agonisticamente, oltre che tecnicamente, l’avversario.
Potrebbe esserlo. Ma non è. Alcazar è troppo in forma. Troppo concentrato. Non intende assolutamente mollare e si capisce che quella per lui è la battaglia della vita.
“È sempre un piacere” gli sussurra Sinner all’orecchio dopo l’acquisizione della sconfitta. Il vecchio aplomb del Tennis almeno trova soddisfazione in questa celebrazione, a differenza dell’abbigliamento dei due.
Così Carlos Alcaraz fa suo US Open 2025. Ma ancor più ghiotto del trofeo e dell’assegno di cinque milioni di dollari c’è il fatto di aver scalato la classifica mondiale per il primo posto tra i tennisti nel mondo.