Viviamo il paradosso nell’attualità. Abbiano un premio internazionale, globalmente riconosciuto ma anche pletorico e inutile nella sua assegnazione se non per l’assegno conferito al vincitore. Inutile perché il vincitore è comunque persona avente già attestato internazionalmente i suoi indiscussi meriti in alcuni specifici ambiti del sapere: Medicina, Fisica, Letteratura, Pace.
Il premio avete capito benissimo è il Premio Nobel. Il suo contrappeso riguarda coloro che invece lo lambiscono ma non lo ottengono. Alcuni di questi ne avevano effettivamente i meriti, per altri i meriti sono molto discutibili. Uno solo lo rifiutò dicendo che l’ambito del sapere non poteva trovare riconoscimenti se non nel sapere stesso e non in una sorta di prova agonistica. Era Jean Paul Sartre. Un altro lo avrebbe imitato molto volentieri ma l’assegnino gli faceva comodo e dopo un mese di tira e molla alla fine lo ha preso: Bob Bylan.
Ora, nel mondo c’è chi adotta la guerra come pratica praticata e aspira a eleggere o essere eletto per l’insigne riconoscimento in questa giuria di grandi elettori.
È il premier israeliano Benjamin Netanyahu che ha dichiarato di aver candidato Donald Trump al Nobel per la Pace. Detto a chi non gli sarebbe dispiaciuto di diventare anche Papa non deve minimamente essere apparso come una designazione inadeguata.
Non si sa se l’ha detto solo per una boutade o l’ha fatto sul serio. Netanyahu ha detto, durante la cena alla Casa Bianca, che aveva formulato questa candidatura tanto da consegnare a Trump a lettera da lui inviata al comitato per il premio. Molto comico se non fosse anche grottesco. E quale appeal e quale interesse può avere Netanyahu presso la giuria per il Nobel per formulare una candidatura? Alla Pace! Se Trump ricevesse il premio probabilmente Netanyahu non potrebbe applaudirlo in sede perché verrebbe arrestato essendo stato indicato come “criminale internazionale”. Giusto e sbagliata l’emissione di questa condanna, che potrebbe dirsi soprattutto inutile, si evince facilmente il giudizio del mondo su di lui. Dallo stesso mondo si chiede di essere ascoltato per designare un vero attore di Pace.