C’è fondata possibilità di cancellare la prescrizione inflitta con gli i segnalatori di velocità dimostrandone la loro mancata omologazione. È facile vedersi approvato il ricorso per l’inattendibilità dell’autovelox grazie a una sentenza della Cassazione: la numero 10505 del 29 febbraio 2024. Un avvocato che perorava la sua causa è riuscito a spuntarla dimostrando che lo strumento atto a rilevare la velocità contestata non aveva i requisiti perché era stato approvato, non “omologato”. La Corte ha quindi ribadito la differenza di questi due momenti dando la preminenza di validità giuridica solo all’omologazione. Ora, per moltissimi comuni, il problema consiste nel fatto che i propri apparecchi di segnalazione di velocità non sono esattamente omologati. Ma questo non è un problema del malcapitato che si vede arrivare una multa troppo spesso con motivazioni di eccesso di velocità contestabili. Lo stesso diventa vincente nei confronti dello Stato controllore e vigile sulle umane inadempienze. Va fatto il ricorso al prefetto entro sessanta giorni, chiaramente! Al giudice entro trenta. Ma per intentare questa motivazione di opposizione si deve chiaramente dimostrare che lo strumento in questione sia effettivamente non omologato. Questa procedura di comprensione dello strumento è effettuabile guardando le caratteristiche dello strumento riportate nel verbale e poi controllarlo in rete. Nel decreto ci deve essere scritto a chiare lettere il decreto sul quale si avalla la correttezza dello strumento utilizzato. Ed è con questo dato che facendo una ricerca su internet si rileva se l’autovelox utilizzato è stato autorizzato o semplicemente approvato.
È dal ’92 che esiste la normativa ma non prescrive però regole e stringenti per stabilire l’omologazione. I comuni, desiderosi di fare cassa attraverso le multe, si difendono utilizzando questo argomento. Approvazione o omologazione, ha stabilito la sentenza della Corte di Cassazione citata, si distinguono in base ai regolamenti di applicazione del codice della strada. Approvazione o omologazione restano cognizioni clare e distinte. L’approvazione è solo la prima fase. Ben altra cosa è l’omologazione sulla quale molti addetti non hanno compreso la procedura. Fin quando il governo della repubblica non approva un decreto di chiarimento si potrà contestare la contestazione.