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mercoledì, Marzo 19, 2025

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Robot programmato in modo sessista?

Succede che durante una manifestazione pubblica a Riad una giornalista intenta a presentare la rassegna con un robot alle spalle nelle vesti di uno sceicco si veda palpeggiata, anche solo per un attimo alle terga.

Sicuramente si tratta di uno scherzo finalizzato ad umanizzare la macchina che deve servire a simulare azioni veramente umane. Ma la polemica che ne è divampata consiste nel considerare, anche se solo ai fini dello spettacolo puro e semplice, il gesto maldestro di natura sessista come l’umoristico ingrediente da aggiungere a una macchina per farla apparire più simpatica, più vera, più umana, fallibile pur se in modo controllato.

L’interrogativo che si evidenzia su questa scia riguarda anche la natura di queste programmazioni, prima tenute celate all’interno di segrete e tecnicissime stanze. Non è forse il caso di conoscere i programmi che azionano le azioni delle macchine attivate per agire? Se tra i comandi, in modo assai meno innocente del robot vestito da sceicco, ci fossero spinte socialmente reprensibili?

Il problema nello specifico guarda anche, per così dire, all’ormone che comanda anche il robot. Se si inserisce come dinamica involontaria o variabile nelle azioni della macchina si ritiene che certe attività siano irrinunciabili per dare vera credibilità a un prodotto simil-umano. E quindi, dalle campagne di sensibilizzazione anti-sessiste si è imparato poco o niente.

E non deve consolare il fatto che l’esibizione sia stata realizzata a Riad, dove l’effetto di campagne anti-sessiste appare assai meno condizionante che in Occidente. Resta l’indeterminazione sulla componente sessuale dei comportamenti che se freudianamente assimilata come componente necessaria di ogni attività, assai più difficilmente questa dimensione del pre-conscio potrà essere computata nella programmazione di un automa. Ed è ciò che può consolare sul fatto che, se è vero questo, la macchina non potrà mai somigliare troppo all’umano-maschile. Anche se tasta il culo alle donne.

Ma la spiegazione che si determina svilisce le polemiche e i voli pindarici degli ideatori di controsensi. Il robot si era mosso grazie ad un automatismo del tutto indipendente dalla donna che gli si parava davanti. La festa dell’Intelligenza Artificiale a Riad non ha regalato nessuna sorpresa. Solo un errore di posizione umana accanto al robot. Ma questo dà spunto a nuovi ambiti di approfondimento. Perché anche il robot ama il profondo.

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