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domenica, Maggio 19, 2024

Il popolo è immortale … (È questa la morale)

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E l’ultimo riapra la porta

La nuova opera del gruppo fusione del bassista Edoardo Nordio

Leciti o illeciti? Come ha detto?

Le parole e la loro interpretazione alla base della mole indiziaria a carico del governatore della Lliguria

Venti di guerra che non si placano

I conflitti restano così come sono. Non si può dire che di tentativi non siano stati fatti. Sia in Medio Oriente che in Ucraina ciascuno conferma i propositi per cui sono iniziate le ostilità e il naufragare dei tentativi di pacificazione fanno disperare ancor più sulla possibilità di una soluzione diplomatica.

E la conseguenza che se ne trae guarda al fatto per cui non progredendo per la soluzione sono destinati a degenerare in peggio. La situazione stanziale dentro scenari di guerra non è mai data. Tutto si muove. Se non si risolve la tensione degenera in conflitto. Se il conflitto non trova soluzioni nella trattativa tende a degenerare. E questo avviene perché almeno uno dei due fronti tenta la soluzione finale. Tristemente monotono, altrettanto impotenti le diplomazie delle potenze nel dirimere le parti avverse.

Cosa bisogna aspettare? L’inevitabile? Solo il Papa può permettersi di parlare di pace in termini incondizionati. Gli altri sono obbligati a scendere in trattative e fare proposte: territori, concessioni, acquisizione simboliche col fine di presentarsi al proprio popolo con la faccia di apparente vincitore.

Ma non possono vincere tutti. Semmai possono ottenere parziale soddisfazione dal nemico territoriale. Più di questo non è possibile.

Il naufragio dei tentativi fa indebolire le leadership imperiale che hanno sempre gestito un ruolo nelle strategie mondiali. (Lo ha detto Times of Israel che ha evidenziato che la conversazione è durata circa mezzora). Il colloquio tra Biden e Netanyahu su Rafah non ha sortito nulla di buono. In peggio, dopo le parole grosse dette da Biden, il presidente è stato costretto a confermare le armi all’esercito israeliano. Le comunità ebraiche negli Stati Uniti votano e hanno influenza con le loro risorse. Sull’altro fronte “Hamas ha sospeso i negoziati al Cairo”. Lo ha riferito Haaretz che cita media del Qatar. Israele lancia volantini preparando l’invasione a Rafah.

Sul fronte russo Putin gongolando per le elezioni avvenute dovrà però digerire la mancanza dei leader europei che hanno annunciato la loro assenza alla cerimonia di investitura. Ma su questa linea di ostracismo sempre Putin avverte che le sanzioni contro la Russia portano risultati opposti. Così ha riportato la Tass: “I nemici della Russia hanno cercato di rovinare la Russia dall’interno, ma hanno fallito”.

Ma per quanto determinati, sia Putin che Netanyahu possono rilanciare con una prospettiva di trovarsi soli contro tutti. Sia il primo che il secondo confidano sui due grandi alleati non coinvolti: la Cina e gli Stati Uniti.

Loro due dovrebbero finalmente parlarsi per indurre i rispettivi alleati a più miti consigli grazie a una posta da offrire in loro parziale ristoro. E tutti noialtri a guardare, pontificare, ipotizzare …

Loro due dovrebbero finalmente parlarsi per indurre i rispettivi alleati a più miti consigli grazie a una posta da offrire in loro parziale ristoro. E tutti noialtri a guardare, pontificare, ipotizzare …

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