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domenica, Marzo 23, 2025

“Volenterosi” dalla Cina … (forse)

Si intensificano i rapporti e si articolano gli interlocutori sul fronte ucraino

Ci ha lasciato George Foreman

Un protagonista, e deuteragonista del grande rivale col quale ha tenuto in tensione il mondo

Kiev è sola

Sembra un controsenso dalle cronache ma la condizione fattuale riporta al dato essenziale

È Sinner mania!

I Social, il tam tam generale assediato dal verbo del campione altoatesino. Bisogna ripescare i tempi delle rock star, quelle vere, per ritrovare un personaggio così ripreso dalla stampa ed ugualmente riferito dai Social. Solo che mentre nel passato recente o remoto il divo dava sempre indicazioni trasgressive o parzialmente in deroga alle abitudini correnti, il nuovo campione si esprime in modo perfettamente commendevole ed eccelle in buon senso.

Piace per questo. Ieri al Quirinale, in conferenza stampa, sottoposto al fuoco incrociato delle domande, ha risposto a tambur battente senza deflettere un attimo. Quasi meglio delle bordate che gli arrivano dagli avversari in campo.

Il campione annuncia anche un revival del Tennis a danno dell’inflazionato padel, tanto per rinverdire tradizioni consolidate e sfuggire dalle facilitazioni della vita comune. Ha detto ai giovani di lavorare e non farsi intossicare dai Social. Ha anche elogiato il suo team uscendo così dal magico isolazionismo del tennista che conduce la sua battaglia da solo celebrando l’individualismo che il Tennis celebra più di ogni altro sport individuale.

In somma, pare proprio dare una lezione di vita. Ed è il lato che oggi funziona ma domani potrebbe diventare antipatico di lui perché incapace di dare stimoli nuovi, come ogni personaggio che si impone all’attenzione di tutti riesce a dare ogni volta.

Nell’ora di domande a raffica, sempre sorridente. Mai un sussulto, mai una piccola smorfia che evidenzia stanchezza. È più bravo di un politico. Più simpatico di un cantante che va per la maggiore, tanto più dopo aver declinato l’invito a Sanremo. Sarebbe stato troppo. Che ci fa lo sportivo tra i canzonettari? E poi accanto ad Amadeus che ride sempre con quella faccia eternamente estasiato da tanto di personaggio davanti.

Si dice “tranquillo”. “Era un mio obiettivo e un sogno vincere lo Slam”. Esprime la tranquilla disponibilità del vincitore che pare in fondo l’abbia sempre saputo di essere il predestinato al trionfo. “Il successo è una cosa positiva ma non ti deve cambiare. È un’occasione per crescere e capire”. E dà una lezione che Claudia Fusani su Il Riformista riporta: la sincerità non è mai banale – “Sinner sviluppa il ragionamento mentre ascolta la domanda” – è una considerazione della cronista ma a ben guardare il segreto del suo successo potrebbe arrivare proprio da questo dettaglio.

Sinner si pone al mondo nel senso di apertura. Pronto a tutto quanto dal mondo può arrivare non ha campionato della risposta ma ha la facilità nell’elaborarle per tempo. Come si diceva di lui, si era mostrato in difficoltà al doppio evidenziando la sua attitudine individualistica. Ma appena recepito il senso nuovo del dinamismo a due si è comportato come un doppista irreprensibile.

Ed è la lezione di ieri. Data senza pretese, velleità di piccarsi a gran maestro, bensì con la naturalità di chi ascolta il suo Presidente e lo accompagna con un braccio sulla spalla come fosse un vecchio amico. Comportamento assolutamente extra-protocollo ma che a Sinner è concesso.

È la libertà di chi vede il mondo sempre come prossimità e mai come alterità. La sua lezione è questa.

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