Diventa degli Stati Uniti quella che nel 1908 fu battezzata in Italia come Internazionale. Rinominata Ambrosiana per riportarla in chiave nostrana sotto il fascismo riprese il suo nome ordinario fino all’abbreviazione da tutti conosciuta come: Inter.
Questo avverbio che in latino indica lo stare tra le cose aveva già preso le ali verso la Cina e prima ancora la Corea. “Dal 22 maggio 2024, fondi gestiti da Oaktree Capital Management, LP sono proprietari di FC Internazionale Milano. Ciò fa seguito al mancato rimborso del prestito triennale concesso da Oaktree alle holding dell’Inter, scaduto il 21 maggio 2024 con un saldo complessivo di circa 395 milioni di euro”. Lo dicono in un comunicato e come già annunciato non ammettono ulteriori dilazioni. Il fondo di investimento statunitense annuncia la fine dell’era cinese dell’Inter e l’inizio di quella americana. Dovevano rientrare del prestito ma ciò non è avvenuto. Sempre il primo atto di comunicazione pubblica del nuovo proprietario dell’Inter fa la breve cronistoria. “Nel maggio 2021, con l’Inter che si avviava a registrare perdite record, Oaktree ha fornito alle holding dell’Inter le risorse necessarie «per stabilizzare la situazione finanziaria e continuare così ad operare, garantendo anche il pagamento di giocatori e dipendenti. Nei tre anni trascorsi dall’intervento di emergenza di Oaktree, l’Inter ha vinto la sua ottava e nona Coppa Italia, si è assicurata la sesta, settima e ottava Supercoppa, e ha guadagnato il ventesimo scudetto e la storica seconda stella, oltre ad aver raggiunto la finale di UEFA Champions League per la prima volta dal 2010”.
Oaktree non fa giri di parole nel dire che innanzitutto verrà il recupero della stabilità per il club. I suoi sostenitori si dovranno munire di fazzoletti per veder partire i loro campioni valorizzati in squadra e oggi venduti in modo vantaggioso al fine di rientrare. Ci si concentrerà “su una gestione e una governance solide con una visione di crescita sostenibile e di successo”. Chi vuole capire capisca.
Ci sono i termini per ri-attualizzare la critica al sistema capitalistico finanziario. Guardare il tramonto come l’ascesa di questa squadre erogatori di gioco e divertimento come il risultato di operazioni finanziarie ben fatte oppure drogate, quindi destinate a cadere a precipizio. Tutto basato sul sistema creditizio, per cui se si ha ancora credito si va avanti altrimenti bisogna passare la guida. Ed è questa, in sostanza, la vicenda di Zhang.
Uno che se ne intende risponderebbe che la differenza la fa la credibilità del debitore e la sua solvibilità. Ma il problema sta tutto qui: nella capitalizzazione di ogni bene, tanto da perdere il senso originario e finale per cui esiste. L’aspetto numerico-finanziario prende il sopravvento e diventa sostanza. Ed è così che si forma la prima marxista alienazione. L’oggetto è cancellato dal suo valore d’uso per diventare valore di scambio. Di qui la veronica del capitalismo che nel riconoscere il profitto come vero bene cancella la realtà dell’oggetto in quanto tale. Le squadre di calcio smettono di essere gruppi sportivi finalizzati a divertire divertendo i suoi componenti. Diventano pezzi di continua transazione. Ed è questo il nuovo gioco nel quale cadono anche tanti seguaci del primo gioco. Perdono l’aspetto ludico per entrare nelle logiche finanziarie che però sono in gioco diverso. Ed è per questo che quanto offre uno diventa superato per quanto offre l’altro. Il senso dell’origine si è perso da tempo.