Pare che ancor prima di essere eletto e poi conclamato massima espressione della religione cattolica il Papa abbia preconfezionata una missione. Quella appunto di risvegliare le coscienze. Se questo è l’obiettivo perseguibile il problema di chi eleggere diventa secondario alla selezione di una persona idonea a questa missione. Ma, si insiste, il fatto di aver prefissato una missione ancor prima della elezione senza ascoltare il verbo dell’eletto, quindi unto dallo Spirito Santo, fa ridurre la portata di questo suffragio che diventa piuttosto un affidamento di incarico.
Pare sia imprescindibile l’eredità di Francesco e il suo ostinato pronunciamento a favore degli ultimi, la sua lotta contro gli abusi di alcuni chiesasti simbolizzata anche dalla sua collocazione personale a Santa Marta, la lotta per la pace nel mondo.
Ed è per questo che nella Cappella Sistina cento-trentatré cardinali elettori di sessantasei diverse nazionalità si confronteranno con l’obiettivo irrinunciabile di trovare la persona in grado di rappresentarli. Tra questi diciassette sono italiani.
A mo’ messaggio, come per dire che la Francesco ancora è tra noi, prima di chiudersi hanno lasciato la dichiarazione: “si giunga quanto prima ad un cessate il fuoco permanente e si negozi, senza precondizioni e ulteriori indugi, la pace lungamente desiderata dalle popolazioni coinvolte e dal mondo intero”. Come se fossero degli ordini di servizio. Poi tutti in ossequioso confronto.
Ma fin quando si tratta di proclamare la pace nel mondo non ci sono davvero problemi. I dolori sono quando si debbono scoperchiare gli altarini in merito a un legislazione interna sugli abusi ed in merito a una stretta su alcuni problemini di bilancio.
Ed è per questo che alla messa pro eligendo il cardinale officiante, Giovanni Battista Re, dice: “il mondo di oggi attende molto dalla Chiesa per la salvaguardia di quei valori fondamentali, umani e spirituali, senza i quali la convivenza umana non sarà migliore né portatrice di bene per le future generazioni”. Presenti circa cinquemila persone. Questo pomeriggio alle ore 16.20, nella Prima Loggia del Palazzo apostolico vaticano, iniziano le operazioni preliminari del Conclave. Nel tardo pomeriggio, la prima ‘fumata’. E che ‘Dio ce la mandi buona’.